La sera di mercoledì 12 aprile, nella sede della Comunità degli Italiani Fulvio Tomizza di Umago, i ministri Alfano e Lorenzin hanno incontrato i vertici dell’Unione Italiana, i presidenti delle Comunità degli Italiani e i rappresentanti delle istituzioni scolastiche, editoriali e culturali degli italiani di Croazia e Slovenia. E’ stata la prima volta per un ministro degli Esteri italiano dopo l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea e la prima volta per due ministri italiani assieme.
«Sono molto emozionata – ha esordito Beatrice Lorenzin – nel parlare davanti a una platea numerosa che mi ricorda da dove sono venuta». E’ infatti figlia di un esule da Medolino, che in Italia aveva vissuto insieme alla madre un periodo in un campo profughi, ma aveva parenti rimasti a Pola, Medolino e Zagabria, che in epoca jugoslava subirono pressioni e intimidazioni e ai quali la madre di lui negli anni ’70 portava viveri e medicinali. «Io – ha raccontato la ministra – nel tempo ho dato un senso al mio essere istriana, un senso che ti cresce dentro. Dovremo lavorare sulla nostra identità per trasmetterla ai nostri figli e nipoti, perché senza radici siamo persi in questa società che omologa tutto».
L’Arena di Pola, 5 maggio 2017