Organizzato dall’Unione Italiana e dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il Seminario di studio “Le due rive” è rivolto ad insegnanti veneti e a quelli appartenenti alla minoranza italiana di Slovenia e Croazia ed avrà luogo a Buie e Capodistria, l’11 e il 12 aprile.
Il notevole successo del primo seminario tenutosi nel 2023 a Pola e Pirano ha evidenziato la necessità di riproporlo anche quest’anno, per approfondire i temi trattati e indirizzarsi verso la collaborazione didattica e l’organizzazione di gemellaggi tra istituti scolastici veneti ed istriani. Due giornate ricche di attività e gruppi di lavoro, a partire da domani 11 aprile, prima giornata che sarà dedicata principalmente alla didattica, e terminerà il 12 aprile a Capodistria, con una parte “scientifica”. A riguardo ce ne ha parlato Lorenzo Salimbeni, responsabile della comunicazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, nonché uno dei relatori del seminario.
“La prima giornata si svolgerà presso la Scuola media superiore Leonardo da Vinci di Buie, dove ci saranno dei gruppi di lavoro misti che verranno costituiti fra gli insegnanti provenienti dal Veneto e quelli delle scuole con lingua d’insegnamento italiana in Istria. Questi sono momenti che già l’anno scorso hanno dimostrato che c’è un reciproco arricchimento, uno scambio di informazioni, notizie, di progetti didattici. Sono state accettate le basi per gemellaggi fra scuole, ci sono poi possibilità anche per sviluppare progetti didattici comuni, in particolare l’anno scorso è stato visto con molto interesse la comunanza dei dialetti, e partendo proprio dall’istroveneto ricordiamo che di recente alla “Festa del Popolo Veneto” a Venezia sono state premiate molte scuole istriane che hanno partecipato con degli elaborati in dialetto. La seconda giornata invece, si svolgerà presso la Comunità degli italiani di Capodistria e lì ci sarà la parte più scientifica, con un intervento di Kristjan Knez, che parlerà di Nazario Sauro, questa figura importantissima dell’irredentismo istriano, e poi ci sarà un mio intervento in cui parlerò della storia del confine orientale, vista però da una prospettiva di tragedia rimossa all’interno della comunità nazionale italiana, e come grazie al Giorno del ricordo, che venne istituito proprio 20 anni fa, è stata recuperata e oggi è patrimonio condiviso.”
Barbara Žiža
Fonte: Radio Capodistria – 10/04/2024