Anche la terza Scuola Estiva sulla didattica della frontiera adriatica è stata un successo

Il Ministero dell’istruzione e del merito (Dipartimento sistema educativo di istruzione e formazione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione) ha organizzato in collaborazione con le sigle associative del Tavolo di lavoro Mim – Associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati (Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio, Associazione delle Comunità Istriane, Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Coordinamento Adriatico, FederEsuli, Società di Studi Fiumani, Unione degli Istriani) la terza Scuola Estiva dedicata alla storia ed alla didattica della frontiera adriatica.

I docenti che sono stati selezionati per partecipare a Luoghi, Tempi, Memorie del Ricordo. Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola, hanno svolto anche quest’anno le attività nella prestigiosa sede del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (provincia di Brescia) sulle rive del Lago di Garda.

I lavori si sono aperti lunedì 10 luglio con i saluti istituzionali e le due prime relazioni: La dissoluzione dei luoghi, del tempo e dello spazio. Una Carta costituzionale per la Città di Vita a cura del Prof. Davide Rossi (Università degli Studi di Trieste) e Dalla memoria di ieri alle sfide di domani: appunti per un’azione comune sul Confine Orientale del Prof. Dario Fertilio (Università degli Studi di Milano Statale) [resoconto: https://www.anvgd.it/sono-iniziati-i-lavori-della-terza-scuola-estiva-di-didattica-della-frontiera-adriatica/].  

L’indomani ampio spazio è stato dedicato alla Linee guida per la didattica della frontiera adriatica, documento licenziato dal Ministero dell’Istruzione lo scorso ottobre: Gianni Oliva, storico e saggista, ha interagito con Giuseppe Parlato, Raoul Pupo e Roberto Spazzali (autori assieme a Guido Rumici delle Linee guida) nell’ambito della tavola rotonda La Frontiera Adriatica: prospettive interdisciplinari [resoconto: https://www.anvgd.it/le-linee-guida-per-la-didattica-della-frontiera-adriatica-al-centro-di-una-tavola-rotonda/]. L’esodo e i suoi racconti è stata invece la relazione della Prof.ssa Cristina Benussi (Università degli Studi di Trieste) dedicata alla letteratura dell’esodo giuliano-dalmata, dalla memorialistica al teatro civile di Simone Cristicchi [resoconto: https://www.anvgd.it/la-letteratura-dellesodo-dallautobiografia-al-teatro-civile/].

Mercoledì 12 luglio è stato dato risalto a Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023 insieme a Brescia, evidenziandone i collegamenti con la storia dell’Adriatico orientale nell’ambito di una sessione intitolata Da Bergamo all’Adriatico. Le Mura veneziane Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Dopo l’ampio inquadramento realizzato dall’Architetto Massimiliano Tita (Il Valore europeo del patrimonio architettonico italiano nell’Adriatico orientale), i docenti dell’Università di Bergamo Giulio Mirabella Roberti, Monica Resmini e Virna Nannei hanno approfondito vari aspetti delle Opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: un sito Unesco di terra e di mare da Bergamo alle bocche di Cattaro [resoconto: https://www.anvgd.it/da-bergamo-alladriatico-larchitettura-di-venezia-come-segno-identitario/].

Fabio Todero (ricercatore dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia) ha avviato i lavori di giovedì 13 luglio con l’intervento La Grande Guerra, luogo della memoria della Frontiera Adriatica, prezioso per comprendere le dinamiche e le conseguenze della Prima guerra mondiale in questo scenario, nel quale si fronteggiavano opposti nazionalismi in cui quello italiano era rappresentato dall’irredentismo, passato in rassegna dal Prof. Stefano Bruno Galli dell’Università Statale di Milano. Il Prof. Stefano Pilotto ha quindi compiuto un ampio excursus di storia della frontiera adriatica che è stato poi completato dalla toccante testimonianza dell’esule istriana Italia Giacca (dirigente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) [resoconto: https://www.anvgd.it/la-frontiera-adriatica-e-la-memoria-di-due-guerre-mondiali/].

La giornata conclusiva è stata dedicata all’esodo giuliano-dalmata, a partire da I Luoghi del Ricordo: raccontare l’Esodo giuliano-dalmata (intervento introduttivo del giornalista de Il Giornale Matteo Carnieletto). È partita dal significato del Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste l’appassionante relazione Dalla violenza all’Esodo: la bestia con tre teste di Piero Delbello, direttore dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata di Trieste, cui ha fatto seguito l’ampia disamina L’Esodo e i suoi luoghi: dai centri di raccolta profughi ai quartieri giuliano-dalmati del Prof. Enrico Miletto (ricercatore dell’Università di Torino). Per concludere Gianni Spinelli ha presentato un focus su Brescia, una relazione da contestualizzare nell’ambito del progetto Bergamo Brescia città dell’accoglienza dell’esodo. Luoghi, storie, MEMORIA e memorie presentato dal Comitato provinciale di Bergamo e dalla Delegazione bresciana dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nel panorama di iniziative per Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023 [resoconto: https://www.anvgd.it/una-lezione-dellesodo-ha-concluso-la-scuola-estiva-per-docenti/].

Tutti questi contributi possono essere visti sul canale YouTube del Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste, che li ha raccolti in un’apposita playlist:

Hanno infine avuto luogo la presentazione dei lavori realizzati dai docenti durante i laboratori didattici svolti nei precedenti pomeriggi dopo le intense mattinate di lezione e la consegna degli attestati ai partecipanti a questa densa settimana di scuola estiva che ha avuto nella Dottoressa Caterina Spezzano, ispettrice del Ministero dell’Istruzione e del Merito, e nella Professoressa Maria Elena Depetroni (delegata per la scuola dell’Esecutivo nazionale dell’Anvgd) le principali organizzatrici e promotrici.

Lorenzo Salimbeni