È dedicato a Pola (da notare, in ossequio alle vigenti normative sul bilinguismo, anche il nome in italiano) il francobollo con cui la Croazia partecipa al giro Euromed postal del 2022, incentrato sull’archeologia sottomarina o sulle antiche città del Mediterraneo. Da 12,30 kune, ha coinvolto Dean Roksandi? ed è in circolazione dall’11 luglio scorso. Mostra il monumento più noto, l’anfiteatro.
La colonia romana -annota la curatrice del Museo archeologico dell’Istria, Aska Šopar- fu fondata nella metà del I secolo avanti Cristo sul sito di un castelliere istriano in collina. La configurazione del terreno determinò la disposizione delle strade, degli edifici pubblici e privati, la posizione del foro e delle opere difensive, facendo dell’abitato un eccezionale esempio di urbanistica. Insomma, i costruttori si adattarono al pendio: invece di avere una rete di strade che si intersecano ad angolo retto, ha uno schema a ragnatela. Era circondata da mura con dodici porte, di cui ora ne rimangono due. Tra i riferimenti più significativi, l’arco di Trionfo dei Sergii, il foro, due teatri e appunto l’anfiteatro.
Pure la Slovenia ha optato per l’11 luglio, anche se la data ottimale sarebbe stata due giorni prima, per ricordare quando a Marsiglia, il 9 luglio 2007, si aprì la prima conferenza postale tra le due sponde del bacino, ma questa volta cade di sabato). Targato Euromed postal, il francobollo sarà un “D”, pari adesso a 1,46 euro. Propone una foto di Matjaž Prešeren adattata da Marko Prah. Dei due soggetti possibili, ovvero archeologia sottomarina e antiche città del Mediterraneo, il Paese ha preferito il secondo, citando Aidussina. La carta valore mostra la pianta del centro storico e una sezione delle mura poi incorporata nel giardino di un palazzo tardomedievale.
Qui si trovava la fortezza romana edificata nel III secolo dopo Cristo lungo la strada che collegava Aquileia a Lubiana (Emona), precisa dall’Istituto per la protezione del patrimonio culturale Patricija Bratina. Sorgeva alla confluenza di due torrenti sul sito di un precedente insediamento ed era un importante centro amministrativo e commerciale. La struttura aveva forma ovale irregolare, circondata da possenti mura con almeno quattordici torri; racchiudeva un’area di 2,6 ettari. Faceva parte di un sistema difensivo più ampio, all’interno del quale aveva funzioni di rifornimento e comando, ospitando un presidio permanente.
Nel corso delle indagini sono stati scoperti diversi resti: appunto le mura complete di torri, il fossato, un grande complesso edilizio con colonnato e cortile interno, un palazzo ancora più ampio, le terme, un sepolcreto, senza trascurare monete, oggetti in vetro, manufatti di bronzo e ferro.
Fonte: Vaccari News. La filatelia in tempo reale – 09/07/2022