Al Centro di Ricerche storiche di Rovigno presentati oggi il 51. esimo volume degli “Atti“ e l’ 81.esimo numero de “La Ricerca“. Negli interventi, rilevata l’importanza del coinvolgimento di ricercatori che pubblicano per il Centro ormai da tanti anni, ma anche quella di nomi nuovi.
Accanto alla collana dei “Quaderni” quella degli “Atti è una delle riviste più rilevanti e che ormai da tanti anni dà lustro e importanza agli sforzi compiuti dal CRS nel presentare al grande pubblico la storia istriana e quella dell’Adriatico orientale” ha affermato il direttore del Centro Raul Marseti? che ha ricordato come il volume rispetta tutte le regole per la categorizzazione scientifica che da un ulteriore merito ai saggi e alle ricerche e dunque allo stesso CRS.
A illustrare i dieci lavori contenuti nel volume (disponibile anche in formato Pdf) lo storico Rino Cigui. “Si tratta di 6 saggi e 4 note e documenti che contengono aspetti storico-sociali e temporali legati ovviamente all’ Istria ma anche a tutto il nostro territorio d’ insediamento storico” ha detto Cigui specificando che si va dalla controversia tra i Negri e gli Scampicchio elaborata da Tullio Vorano ai nuovi cippi liburnici scoperti nel nord Italia di Simone Don e fino agli appunti storici sullo stemma di Dignano di Paola Delton al tema della spiritualità e moralità della diocesi di Parenzo nella prima metà del Seicento proposto da Matija Drandi? e così via.
Negli interventi, rilevata l’importanza del coinvolgimento di ricercatori che pubblicano per il Centro ormai da tanti anni ma anche quella di nomi nuovi il che in un certo senso segnala anche un ricambio generazionale e la presenza di giovani autori che – pure grazie al CRS- si stanno facendo un nome della cerchia della storiografia istriana.
A Nicolò Sponza invece il compito di illustrare l’81. esimo numero di “La Ricerca” (disponibile pure in formato Pdf) bollettino che – ogni sei mesi- racconta le attività svolte dal Centro di ricerche storiche e quelle dei dipendenti e presenta, questa volta, quattro ricerche brevi. Da segnalare infine che dopo il restauro della facciata e il cambio degli infissi, al Centro proseguono i lavori di ristrutturazione con il cambio dell’impianto di condizionamento.
“Si tratta di investimenti realizzati grazie ai contributi finanziari di Italia, Croazia e Slovenia e necessari a garantirci condizioni di lavoro ottimali e di essere al passo coi tempi dal punto di vista della salvaguardia dell’ambiente” ci ha detto il direttore Marseti?.
Fonte: Radio Capodistria – 14/06/2022