Scritto da Leah Aini, «Ha’aretz» (Israele)
Nella biblioteca de museo Yad Vashem di Gerusalemme – il memoriale ufficiale delle vittime dell’Olocausto – sono raccolti 115mila volumi. Solo 34 sono catalogati sotto la voce “Grecia” e 17 sotto “Salonicco”. La storia “ufficiale” sembra aver dimenticato che la città, fino all’Olocausto, ospitava la più grande comunità sefardita d’Europa. Greeks in Auschwit-Birkenau, il libro scritto da Photini Tomai, direttore degli archivi storici e diplomatici del ministero degli esteri greco, offre un’importante testimonianza sul destino del 90 per cento degli ebrei ellenici e soprattutto sulla città che si è guadagnata nei secoli l’appellativo di “Gerusalemme dei Balcani”. Prima dell’occupazione nazista, in Grecia vivevano 77mila ebrei, di cui 56mila a Salonicco. Discendenti degli ebrei cacciati dalla Spagna nel 1492, avevano dato vita a una comunità miracolosa da un punto di vista culturale, punto di riferimento per quasi cinquecento anni per tutti gli Ebrei dell’Europa occidentale.
Fonte: «Internazionale», 27/08-02/09/10.