Scritto da Zandonai Editore
venerdì 22 gennaio 2010
M. Jergovi?, Freelander, Rovereto, Zandonai, 2009, pp. 187.
Quando tutto nella vita è andato storto, come al professor Karlo Adum, vedovo e pensionato, il quale ormai fa affidamento solo su una buona e vecchia Volvo che in trent’anni non lo ha mai piantato in asso, è forse giunto il tempo di mettersi in viaggio, e di portare con sé una pistola. Al volante della sua fedele amica, il professore percorre i chilometri che separano Zagabria da Sarajevo, la città natale da cui manca da quasi mezzo secolo. Davanti ai suoi occhi sfilano rovine, campi minati, ciminiere arrugginite e i bizzarri abitanti di una terra che non gli appartiene più. In questo pungente e disincantato romanzo on the road dominano, esplosivi, gli slanci, gli sdegni, le ossessioni e lo spirito ilare di un autore come Jergovi?, che quando scrive mette in gioco l’intera esistenza.
Miljenko Jergovi? (1966), romanziere, poeta, giornalista e sceneggiatore, è uno dei maggiori talenti letterari della sua generazione. Le sue ultime opere tradotte in italiano sono La dimora di noce (Scheiwiller, 2005) e Inšallah, Madona Inšallah (Scheiwiller, 2006).