La tutela di prosecco e aceto balsamico

Il buon cibo e il buon vino italiano sono molto apprezzati nel mondo ma, proprio per questo, fanno anche paura alla concorrenza, anche sleale di competitor europei e di alcune multinazionali che producono alimenti in laboratorio. Ed i numerosi attacchi all’agroalimentare made in Italy lo testimoniano, nell’anno appena trascorso. In primis un vero e proprio assedio è stato lanciato dal Nutriscore, l’ormai famigerata etichetta a semaforo, a eccellenze come il Parmigiano Reggiano o l’olio extra vergine di oliva, solo per citarne due. Ma si è assistito peraltro al tentativo di scippo del nome Prosecco da parte della Croazia e della produzione di un aceto balsamico ‘tarocco’ in Slovenia. […]

L’orizzonte temporale non è lontanissimo, per trovare la quadra su un’etichettatura nutrizionale fronte-pacco obbligatoria e armonizzata a livello europeo, c’è tempo sino alla fine del 2022 in base alla strategia Farm to Fork. Stessa scadenza per l’obbligo dell’indicazione di origine per alcuni prodotti come già avviene in Italia (pasta, riso, derivati del pomodoro, carni trasformate, formaggi e latte). La Commissione a quel punto dovrà fare una proposta agli Stati membri per regolare la materia.

Nei primi mesi anno nuovo si decide su Proseck croato e aceto balsamico sloveno

La partita del Prosek croato invece, ha tempi più rapidi. L’Italia ha inviato un dossier molto circostanziato a Bruxelles per difendere il Prosecco, campione dell’export vinicolo ed entro gennaio sono attese le controdeduzioni delle Croazia. A seguire, la Commissione dovrà decidere se consentire il riconoscimento del nome Prosek che, pur essendo associato ad un vino molto diverso dalle bollicine made in Italy, in quanto è un passito con una produzione molto limitata, creerebbe un pericoloso precedente.

Quanto all’aceto balsamico italiano, protetto da tre denominazioni, due Dop (Tradizionale di Modena e tradizionale di Reggio Emilia) e da una Igp, è messo sotto attacco dalla richiesta di riconoscimento di un aceto balsamico da parte della Slovenia. La vicenda è ancora da giocare e le Istituzioni italiane hanno espresso la ferma intenzione di intervenire anche a costo di chiedere l’attivazione della procedura di infrazione.

Di recente, il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, rappresentato dal presidente Mariangela Grosoli, pur riconoscendo il lavoro fatto sinora “da tutti i rappresentanti politici che fino ad oggi, a vari livelli, si sono molto spesi nella difesa della nostra Denominazione” ha evidenziato però che “molto c’è ancora da fare” ma di essere “certa che unendo le energie di tutti riusciremo ad uscire da questa impasse. Non c’è un minuto da perdere, c’è da agire con immediatezza per non mettere in difficoltà il nostro comparto” ha detto. […]

Cristina Armeni – 27/12/2021
L’articolo completo su AdnKronos: Da Nutriscore a Prosek, nel 2022 prosegue battaglia contro attacchi in Ue