S. Žižek, «Dalla tragedia alla farsa»

Scritto da John Gray, «The Indipendent»

S. Žižek, Dalla tragedia alla farsa. Ideologia della crisi e superamento del capitalismo, Milano, Ponte alle Grazie, 2010.

S. Žižek, Dalla tragedia alla farsa. Ideologia della crisi e superamento del capitalismo, Milano, Ponte alle Grazie, 2010.

Non più confinato nelle tetre riunioni di trotzkisti attempati o nei noiosi seminari accademici, il comunismo è stato reinventato come spettacolo di cabaret. Uno dei più grandi errori del Novecento è venduto come intrattenimento sofisticato, con un neobolscevismo modaiolo che promette al consumatore disincantato un’eccitante esperienza di idee proibite. Filosofo, psicoanalista e critico cinematografico, lo sloveno Slavoj Žižek è un punzecchiature dell’establishment di sinistra, un prolifico provocatore, il cui scopo principale sembra essere quello di confondere la mente dei lettori.

In questo libro il suo bersaglio non è la destra ma la sinistra democratica e riformista. Žižek è selvaggiamente sprezzante verso questo schieramento, e invita a resuscitare il mantra del “paradigma giacobino-leninista” del potere dittatoriale centralizzato. In altre parole, la dittatura è indispensabile per il progetto comunista. Lenin e Stalin erano autentici maestri di strategia rivoluzionaria, e sapevano che il terrore organizzato era necessario. Se non altro in questo, Žižek ha senza dubbio ragione. Le rivoluzioni non si fanno con la retorica: richiedono plotoni d’esecuzione, polizie segrete e gulag. Ma il cabaret del nuovo comunismo distoglie gli spettatori dai loro problemi.

Fonte: «Internazionale», 23/04/10.