Scritto da Krsto Babic, «La Voce del Popolo», 08/05/14
giovedì 08 maggio 2014
ROMA – La Comunità Nazionale Italiana è un valore aggiunto nei rapporti tra l’Italia e la Slovenia. Lo si deduce dai discorsi pronunciati dai presidenti Giorgio Napolitano e Borut Pahor, che nel corso dei rispettivi interventi pronunciati in occasione della cena di Stato offerta martedì sera al Quirinale in onore del capo di Stato sloveno, hanno rilevato il ruolo di collante tra i due Paesi della minoranza italiana in Slovenia e di quella slovena in Italia. Un segnale importante All’importante evento hanno partecipato pure il presidente dell’UI e deputato della CNI al Sabor, Furio Radin, il deputato dell’etnia al Parlamento sloveno, Roberto Battelli, il presidente della Giunta UI, Maurizio Tremul, e il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani.
Tremul, Radin e Battelli hanno espresso grande soddisfazione per l’invito porto ai rappresentanti della CNI a prendere parte alla visita di Stato in Italia del presidente sloveno. Valorizzata l’unitarietà Tremul e Radin hanno osservato che si tratta di un chiaro riconoscimento dello spirito unitario che caratterizza la CNI. Idem ha fatto pure Battelli. Difatti, lo ricordiamo, Radin è stato invitato alla cena nonostante sia cittadino croato, mentre Tremul, pur essendo cittadino sloveno, era a sua volta stato invitato alla cena di Stato offerta nel dicembre scorso dal presidente Napolitano in onore del proprio omologo croato, Ivo Josipovi?. “Essere stati invitati nell’arco di pochi mesi a due incontri di questa portata è un fatto importante per l’UI e per gli italiani in Istria, a Fiume e in Dalmazia”, ha commentato Radin, ribadendo il profondo valore che l’UI riconosce alla propria unitarietà e l’orgoglio di veder riconosciuto il suo ruolo ai massimi livelli istituzionali sia dalla Nazione Madre sia dai Paesi di residenza.
Il bel gesto di Pahor Al Quirinale Borut Pahor si è rivolto a Tremul parlando in italiano. Un gesto molto apprezzato dal presidente della Giunta, che ha riconosciuto nell’atteggiamento del presidente sloveno la prova che eventi come quelli di ieri l’altro contribuiscono ad agevolare, approfondire, a rendere più amichevoli, spontanei e cordiali i rapporti con i rappresentanti delle istituzioni. Tanti amici Un parere condiviso anche da Furio Radin, il quale ha sottolineato che nel corso della serata i rappresentanti della CNI hanno avuto modo di incontrare numerosi amici della minoranza, ad esempio il presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani, o il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, cogliendo l’occasione per tenere vivo e costante l’interesse per le tematiche a cuore degli italiani in Croazia e Slovenia. Roberto Battelli ha espresso soddisfazione per l’importanza riconosciuta da Napolitano e Pahor alla minoranza italiana, in occasione della cena di Stato. “Il presidente Pahor – ha osservato Battelli – ha menzionato alcuni esempi di iniziative transfrontaliere che non includono direttamente la CNI. Tuttavia è importante affrontare questi argomenti e dare loro rilievo”.
Battelli ha parlato dell’importanza di proseguire il dialogo avviato al fine di far acquisire alle minoranze e in particolar modo a quella italiana un ruolo di primo piano nell’evoluzione dei rapporti transfrontalieri promossi a livello regionale. “Un argomento del quale si discute da tempo e che auspichiamo possa iniziare a dare i propri frutti”, ha concluso Battelli. Il presidente della CAN Costiera, Alberto Scheriani, ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro tra i capi di Stato italiano e sloveno. Scheriani ha sottolineato che nonostante si sia trattato di un appuntamento protocollare, il medesimo ha messo in risalto la considerazione della quale gode la CNI agli occhi dei due presidenti. “Nel corso di un importante evento i due capi di stato hanno ribadito il ruolo di ponte esercitato dalle rispettive minoranze e il loro contributo al rafforzamento dei buoni rapporti instaurati tra i due Paesi”, ha notato Scheriani.
L’intervento di Napolitano nel discorso pronunciato durante la cena di Stato offerta in occasione della visita di Pahor, Napolitano ha sottolineato il rapporto di forte e sincera amicizia che unisce gli italiani e gli sloveni e che sta dando impulso a relazioni sempre più intense, in un clima di fiducia e reciproca stima. “La positiva evoluzione delle nostre relazioni bilaterali – ha osservato Napolitano – non avrebbe potuto raggiungere l’attuale ampiezza senza lo straordinario contributo delle rispettive minoranze nazionali. L’interazione fra la comunità italiana in Slovenia e quella slovena in Italia rappresenta un insostituibile valore aggiunto per l’ulteriore approfondimento della reciproca comprensione. Desidero dunque ribadire oggi l’impegno, che so essere pienamente condiviso, a far sì che queste comunità possano godere nel Paese in cui vivono una piena integrazione, nel rispetto della loro identità e delle loro tradizioni”.