Scritto da Andrea Marsanich, «Il Piccolo», 18/07/11
BRAZZA – Il più grande rogo degli ultimi tre anni in Dalmazia, con almeno 2.500 ettari ridotti in cenere, 200 turisti evacuati e massicce forze antincendio impegnate per difendere abitazioni e altri immobili. Fino al tardo pomeriggio di ieri la situazione sull’isola di Brazza, dirimpetto a Spalato, era drammatica per l’incendio divampato giovedì sera in località Pustinja Blaca, nei pressi dell’eremo di Blassa (un noto monastero) nella parte sud–occidentale dell’isola. Le fiamme, favorite dal caldo torrido (temperature oltre i 35 gradi) e dal vento di ponente, si sono estese in modo fulmineo, distruggendo migliaia di ettari in poche ore, facendo accorrere vigili del fuoco da tutta la Dalmazia. All’opera di spegnimento hanno partecipato 174 pompieri, 44 autobotti, 5 velivoli Canadair, 3 Air tractor e due elicotteri. L’aiuto dal mare è giunto dalla nave antincendio San Floriano, della società dei vigili del fuoco volontari di Gomilica, e da un rimorchiatore della spalatina Brodospas. Il fuoco ha divorato una folta pineta, arbusti, erba e diversi oliveti, avvicinandosi alquanto agli abitati di Milna, Bobovisce e Lozisce.
Per non rischiare nulla, i pompieri hanno evacuato circa 200 villeggianti presenti nell’insediamento turistico Lucica, trasferendoli nell’albergo Milna. Sono stati gli stessi vacanzieri a chiedere di essere messi altrove, temendo che il rogo potesse raggiungere il loro villaggio. Messi al riparo nella località di San Pietro anche una trentina di abitanti di Bobovisce. Le fiamme hanno lambito anche il noto eremo cinquecentesco di Piaggia o Blazza (in croato Blaca), patrimonio storico – culturale dell’isola. Ieri mattina un nuovo incendio è divampato sull’isola, precisamente nell’area sovrastante il villaggio di San Pietro in direzione di Nerezisce, venendo domato in poche ore. Gli investigatori della polizia stanno cercando di scoprire se le fiamme abbiano avuto origine dolosa. Giovedì sera i passeggeri provenienti da Brazza venivano controllati infatti da agenti di polizia allo scalo traghetti di Spalato. Si è sparsa infatti la voce che ad agire sarebbero stati uno o più piromani, fenomeno presente puntualmente in Dalmazia nei mesi più caldi dell’anno.