Via il veto anti-Asburgo: ora si potranno candidare

Scritto da Flavia Foradini, «Il Piccolo», 04/05/11
VIENNA – Potrebbe essere un aiuto per l’abbacchiata Övp, caduta nei consensi popolari nazionali a un magro 23% dopo le turbolenze che hanno colpito il partito nelle ultime settimane. Scivolati così al terzo posto dopo Spö e Fpö, i conservatori potrebbero rimpolpare il proprio bacino di consensi con ancor più monarchici di quanti non ne siano già tra le loro file. L’accordo bipartisan con i socialdemocratici per aprire le elezioni presidenziali anche agli Asburgo è infatti una svolta storica e un’apertura verso i nostalgici dell’impero, che da decenni lottano per dare ai discendenti della casa che resse le sorti dell’Austria fino al 1918 tutti i diritti anche politici.
Sino ad oggi i rapporti tra Repubblica e Asburgo sono stati tesi e segnati da conflitti. Assai grave e insidiosa per la coalizione tra Övp e Spö allora al governo fu all’inizio degli anni 60 la controversia con Otto d’Asburgo, figlio di Carlo I e di Zita, destinato a salire al trono in caso di restaurazione. Intenzionato a cercare di far ritorno in patria dall’esilio tedesco, il 5 giugno 1961 Otto aveva presentato una dichiarazione di lealtà allo Stato e di rinuncia a qualsiasi pretesa. Ma a lungo il mondo politico austriaco si era interrogato sulla ricevibilità di quella dichiarazione. Solo il 24 maggio di due anni dopo, al termine di continui rimpalli, la Corte di giustizia amministrativa aveva deciso che quelle righe erano sufficienti per porre fine all’esilio, ma il tribunale era stato giudicato dalla Spö incompetente a decidere. Gli Asburgo erano ancora un tema spinoso e una patata bollente dal punto di vista politico: Otto d’Asburgo ebbe un passaporto austriaco solo nel 1966 dal governo monocolore Övp e mise piede in patria nell’ottobre di quell’anno, mentre 250mila cittadini scendevano in piazza per protestare.
Appena nel 1972 vi fu la storica stretta di mano tra il premier Bruno Kreisky e l’Asburgo, che aprì una nuova fase di progressiva distensione, poi sospesa dalle polemiche degli anni 80 e soprattutto degli ultimi 15 anni sulle richieste di restituzioni patrimoniali da parte degli Asburgo, che hanno rinfocolato i conflitti. Infine vi è stata la diatriba per la bocciatura della candidatura di Ulrich Habsburg-Lothringen nel corso dell’ultima campagna elettorale per la presidenza della Repubblica l’anno scorso, che ha riacceso le micce con dibattitti pubblici sulla necessità e/o l’opportunità di ipotizzare un Asburgo nuovamente dentro la Hofburg. La proposta di legge a firma congiunta Övp e Spö e dunque di fatto blindata, è così il punto finale di un lentissimo processo di normalizzazione dei rapporti tra antichi regnanti e Repubblica. L’intesa raggiunta prevede di cambiare sia la Costituzione che la legge elettorale del 1971, ma i due firmatari, Wilhelm Molterer per i conservatori e Peter Wittmann per i socialdemocratici, sono certi che l’iter si possa concludere entro l’estate.