Scritto da Franco Babich, «Il Piccolo», 19/11/10
Il governo sloveno, per rimpinguare le casse dello Stato, li metterà all’asta tra il 2011 e il 2012. I prezzi di partenza? A giudizio del quotidiano «Delo» semplicemente ridicoli: da 1,1 a 2,3 milioni di euro.
La crisi finanziaria non risparmia nessuno, e per affrontarla, a volte, è necessario adottare anche misure impopolari. Il governo sloveno, per rimpinguare le casse dello Stato, ha deciso di mettere in vendita alcuni “gioielli di famiglia”. Tra il 2011 e il 2012, saranno messi all’asta 9 castelli, autentici monumenti storici ed architettonici. I prezzi di partenza? A giudizio del «Delo», il principale quotidiano sloveno, semplicemente ridicoli: da 1,1 a 2,3 milioni di euro. Nei giorni scorsi, la commissione parlamentare del Comitato per la politica interna, la pubblica amministrazione e la giustizia ha approvato praticamente senza discussione la lista di sei manieri da mettere in vendita nel 2012: Borl, edificio da 1.121 e terreni per complessivi 59.513 metri quadrati, prezzo di partenza 2.300.000 euro; Viltus, 32.913 metri quadrati, prezzo 1,1 milioni di euro; Bizeljsko, 9.052 metri quadrati per 2,1 milioni; Srajbarski Turn, 2.769 metri quadrati, prezzo 1,4 milioni; Gradac, 31.503 metri quadrati, prezzo 1,5 milioni e Turnisce, 254.881 metri quadri, prezzo 1,2 milioni.
È proprio sul caso di Turnisce che fa più scalpore. Com’è possibile offrire castello e terreni a quel prezzo? Anche prendendo in considerazione solo il terreno, scrive il Delo, il futuro acquirente diventerebbe proprietario di 25 ettari di superficie alla periferia di Ptuj a soli 4,7 euro al metro quadro. Per non parlare dei 9mila metri del castello e degli edifici circostanti. Nel 2011, inoltre, saranno messi in vendita altri tre castelli: Rihemberk, Otocec e Socka. Dal ministero per la Cultura arriva la spiegazione: c’è una apposita commissione che valuta tutti questi immobili, ed esiste una lista strategica di monumenti culturali che devono restare di proprietà dello Stato. La notizia ha provocato immediate reazioni, anche da parte delle varie autorità locali, che in alcuni casi hanno saputo soltanto dai giornali che un castello nel loro comune veniva messo in vendita. Da Nova Gorica, il nuovo sindaco Matej Arcon e il deputato parlamentare Mirko Brulc hanno inviato una lettera al ministro della cultura Majda Sirca sostenendo che sono già pronti i progetti per la rivitalizzazione del castello di Rihemberk, per cui la vendita non la ritengono la soluzione giusta. Per alcuni deputati, questo sicuramente non è il momento migliore per vendere immobili.