Scritto da «Il Piccolo», 01/07/10
ZAGABRIA – I diritti delle minoranze nazionali in Croazia, alla luce della recente approvazione della riforma costituzionale, è stato il tema centrale dell’incontro di ieri a Zagabria tra il presidente della Commissione parlamentare per i diritti umani e delle minoranze nazionali Furio Radin e l’ambasciatore della delegazione dell’Unione europea in Croazia Paul Vandoren. Il deputato connazionale ha rilevato che le modifiche alla Costituzione croata hanno portato a un netto miglioramento dei diritti in questo campo, soprattutto in relazione all’introduzione del cosiddetto doppio voto (tra i beneficiari anche gli italiani di Istria, Quarnero, Dalmazia e Slavonia) e all’istituzione del coordinamento delle comunità minoritarie a livello nazionale. Parlando dell’apertura del capitolo negoziale Giustizia e diritti fondamentali, il parlamentare polese ha stigmatizzato lo scarso uso delle lingue minoritarie nel sistema giudiziario croato. Ha parlato inoltre dei progressi compiuti nel processo di rientro dei profughi serbi in Croazia. Vandoren ha rilevato che c’è ancora da fare nella riforma della giustizia, che comunque presenta passi avanti (ha aggiunto), concludendo che la Croazia è sulla giusta strada per entrare nell’Europa comunitaria.