Scritto da Furio Baldassi
Il sindaco Dipiazza fa la pace con gli sloveni sul piano regolatore? Bene, anzi, male. Perché gli si è subito aperto un fronte di contestazione, per giunta interno, che vede nel suo confronto con le associazioni della minoranza alla presenza del console generale di Lubiana, Vlasta Pelikan, «una spaventosa invasione di campo». Parola di Piero Camber e Angela Brandi, i due capigruppo in Consiglio comunale di Forza Italia e di An, che in un’acida nota ribadiscono «la netta contrarietà a qualsiasi ingerenza di uno stato straniero nelle vicende che interessano esclusivamente Trieste, il suo territorio e lo stato italiano, che si tratti del piano regolatore come del rigassificatore». Come dire, ognuno balli con sua zia e cerchiamo un po’ di rispettare i ruoli. «Io capisco la tutela della lingua, la toponomastica, le scuole, le altre tematiche relative alla minoranza – chiosa Piero Camber – ma che uno intervenga per rendere certe zone edificabili per gli sloveni del Carso, che evidentemente sono cittadini di serie A, mi sembra inaccettabile. Siamo disposti ad ascoltare le richieste di chiunque, è un discorso di gestione del territorio. Qui non si vuole né premiare né punire alcuno, e anzi aspettiamo il 25 novembre, termine ultimo per la presentazione delle opposizioni e delle osservazioni al piano regolatore da parte dei cittadini. Certo, ci chiediamo entrambi quando il console italiano verrà invitato a parlare del piano regolatore di Capodistria o di Lubiana…».
«È stata una pesante ingerenza che non è tollerabile. Ovvio – aggiunge Angela Brandi – che le parole del sindaco sono state male interpretate, evidentemente, era un incontro di buon vicinato non altro. Perché non dimentichiamoci che l’ultima parola spetta al consiglio comunale e quindi ai cittadini. A buon intenditor…». Il sindaco sembra peraltro di una calma olimpica e non si fa coinvolgere. Salvo tirare in ballo vecchie critiche a esponenti sloveni. «Il problema di base è che Milkovic (Marko, presidente della circoscrizione Altipiano est, ndr) e altre persone danno informazioni prive di fondamento. Hanno parlato di 80 milioni di meno di valore sul Carso… Ma tutti parlano perché hanno la bocca per parlare o fanno politica. Ai rappresentanti degli sloveni ho spiegato nei dettagli il prg ed erano tutti soddisfatti. Peraltro mi chiedo: prima quando sono state fatte 400 case a Opicina dove erano, tutti zitti?». Veleno nella coda, non manca una vis polemica nei confronti dei due capigruppo. «Camber e la Brandi – avvisa Dipiazza – prima di fare un comunicato, se hanno qualcosa da dirmi mi chiamino. Se cominciano così faccio anch’io un comunicato al giorno, ma è un comportamento che non esiste. Facciano un drin: il telefono allunga la vita…».
Fonte: «Il Piccolo», 29/19/09.