«Così mi prendo cura dei nostri morti»

Scritto da «Il Gazzettino», 11/02/14
martedì 11 febbraio 2014

Orietta Politeo è nata a Zara, ma risiede a Padova da oltre 60 anni. «Da bambina, insieme con i miei familiari, ho affrontato molte difficoltà e ho conosciuto la tristezza di abbandonare la mia terra, il mio mare, la mia città. Da Zara, insieme ad altre famiglie di italiani, siamo scappati con poche valigie, per arrivare in un piccolo paese della provincia di Feltre. Da profughi, abbiamo risieduto in diverse località del Veneto, fino a stabilirci a Padova». Il legame tra le famiglie degli esuli è rimasto molto forte e, per tener viva la memoria delle loro tristi vicende, si sono riunite in sodalizi. Orietta Politeo è segretaria dell’Associazione Dalmati Italiani nel mondo, presieduta da Franco Luxardo, e presidente del “Madrinato Dalmatico per la conservazione del cimitero degli italiani di Zara”, cimitero che per bellezze artistiche e monumentali è il secondo dell’attuale Croazia. Con le sue tombe salvate, restaurate e conservate è una piccola parte del più vasto cimitero di Zara, ma storicamente la più antica e importante perché documenta la storia della città. «Ogni anno, il 2 novembre, per la commemorazione dei defunti, il Madrinato Dalmatico organizza un pellegrinaggio a Zara dove, oltre alla visita al cimitero, viene officiata una messa in lingua italiana, in ricordo di tutti gli innocenti che morirono nei tragici momenti della guerra e di tutti i nostri concittadini che dormono il sonno eterno a Zara e nei cimiteri sparsi in tutto il mondo».