Scritto da «La Voce del Popolo», 09/07/09
Nei primi sei mesi dell’anno in corso, stando ai dati delle Comunità turistiche, illustrati ieri alla conferenza stampa tenuta a Zagabria dal ministro Damir Bajs, l’arrivo dei vacanzieri ha subito una flessione del sette per cento rispetto allo scorso anno, mentre il numero di pernottamenti è sceso del tre per cento. Va precisato, infatti, che, statistiche ufficiali alla mano, dall’inizio di gennaio fino a tutto maggio in Croazia è giunto il 9 per cento in meno di turisti, mentre i pernottamenti erano inferiori dell’otto per cento. Per queste ragioni, le previsioni per il primo semestre parlavano di un calo globale che poteva variare dal dodici al quindici per cento… Secondo il ministro Damir Bajs, che ha sciorinato i dati più freschi, quindi, non si parla assolutamente di una situazione critica. Anzi, la Croazia, ha sottolineato il ministro, potrebbe essere l’unico Paese a vocazione turistica in Europa che nella casella pernottamenti sarà in condizioni di scrivere un numero positivo.
Damir Bajs, con i suoi dati statistici, ha ribattuto alle lamentele degli albergatori e alle tesi secondo le quali le pessime condizioni atmosferiche avrebbero svuotato gli autocampeggi e vi sarebbe stata una flessione marcata dei transiti lungo le autostrade…Il ministro ha sottolineato che “solamente in giugno sono stati registrati 1,3 milioni di turisti (calo del 6 per cento), mentre i pernottamenti sono saliti dell’uno per cento”. Si tratta, quindi, di “una ventata di ottimismo” che fa ben sperare per i mesi di luglio e agosto quando si combatterà la battaglia per trattenere ogni turista. Dall’esito della stagione turistica dipendono, in buona parte, le sorti dell’economia nazionale. Se tutto andrà bene anche i tagli di bilancio saranno meno dolorosi per la popolazione. Ecco perché non rimane che auspicare che le buone previsioni di Bajs si traducano in realtà.