Scritto da Cesare Papa
Il trenta maggio scorso Capodistria ha ospitato il tradizionale raduno annuale della Mailing List Histria. Coordinamento Adriatico era anche questa volta fra gli invitati ed è stato presente con Cesare Papa e Gaetano Giuri. La Santa Messa in lingua italiana che ha aperto l’incontro è stata la novità di quest’anno e non poteva essere iniziativa più felice in un quadro in cui la lingua italiana nei luoghi di culto oltre confine è ormai praticamente scomparsa. Il raduno è proseguito nella sala convegni del palazzo Gravisi-Buttorai, sede della Comunità degli Italiani di Capodistria, con i saluti del rappresentante della Comunità ospitante e con la lettura del messaggio del Presidente del Senato Schifani.
Sono convenuti da più parti in buon numero i premiati fra gli oltre duecento partecipanti al concorso letterario, giunto quest’anno alla settima edizione; il consuntivo di Maria Luisa Botteri, presidente della Commissione di valutazione, ha messo in rilievo un significativo ulteriore aumento di adesioni, comprendenti anche ragazzi residenti in località prive di scuola in lingua italiana, quali le lontane Zara e Cattaro in Montenegro. Distribuiti i premi offerti anche dall’Associazione Dalmati nel mondo, dai Liberi Comuni in esilio di Pola e Fiume, e dal periodico Istria Europa, il raduno è proseguito nelle ore pomeridiane con la presentazione a cura di Olinto Mileta Mattiuz del volume “Chiudere il cerchio – memoria giuliano dalmata” e con alcuni interventi, fra cui quello di Coordinamento Adriatico, sul tema “memoria condivisa: una possibilità o una utopia?”, con risposte concordanti sull’attuale situazione di contrapposizione nell’analisi delle cause e degli effetti delle tristi vicende del nostro confine orientale, che non consente di approdare nel breve periodo ad una condivisione della memoria, da tutti comunque auspicata.