1983 – Protocollo di esecuzione dell’accordo di Roma del 3.7.1965

Decreto del presidente della repubblica del 28 febbraio 1985, n. 255

“Esecuzione del protocollo tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, relativo alla definizione della lista «A» di cui all’accordo del 3 luglio 1965 firmato a Roma il 18 febbraio 1983.”

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 138, del 13 giugno 1985

Preambolo
(Omissis)
Articolo unico
Piena ed intera esecuzione è data al protocollo tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, relativo alla definizione della lista «A» di cui all’accordo del 3 luglio 1965 firmato a Roma il 18 febbraio 1983, a decorrere dalla sua entrata in vigore in conformità a quanto disposto dall’art. 3 del protocollo stesso.
Preambolo
Protocollo relativo alla definizione della lista «A» di cui all’Accordo del 3 luglio 1965
(Omissis).

Articolo 1
Con riferimento all’art. 1 dell’accordo del 3 luglio 1965 ed all’allegato 1 che accompagna lo stesso, con il presente protocollo si stabilisce definitivamente la lista «A» per 500 casi relativi a cittadini italiani optanti i cui beni rimangono in loro libera disponibilità nell’ambito della legislazione jugoslava (allegato).

Articolo 2
Considerato che il Governo della RSF di Jugoslavia ha adempiuto agli obblighi finanziari previsti dall’allegato concernente l’art. 1 dell’accordo 3 luglio 1965, mediante la stipula del presente protocollo si considerano definitivamente regolati tutti i reciproci impegni di carattere economico e finanziario derivanti dagli articoli 1 e 3 dell’accordo stesso.

Articolo 3
Il presente protocollo entrerà in vigore il giorno dello scambio delle notifiche dell’avvenuto espletamento delle procedure previste dalla legislazione dei due Paesi.
A conferma di quanto sopra i Plenipotenziari, le cui credenziali sono state trovate in buona e debita forma, hanno firmato il presente protocollo, munendolo dei sigilli relativi.
Fatto a Roma, il 18 febbraio 1983 in due esemplari originali, uno in lingua italiana ed uno in lingua serbocroata, facenti entrambi egualmente fede.
(Omissis).