Trieste celebra i 70 anni del ritorno dell’Italia

La presentazione del programma ufficiale del Comune di Trieste nella giornata di sabato 26 ottobre 2024, in cui ricorre il settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, è stata oggi (16 ottobre) al centro di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale, Francesco di Paola Panteca, l’assessore alle Politiche della cultura e del turismo, Giorgio Rossi, il consigliere regionale, Claudio Giacomelli assieme ai rappresentanti dei soggetti beneficiari di contributo regionale per iniziative culturali legate alle celebrazioni del settantennale: la Lega Nazionale, il Circolo della Cultura e della Arti, il Gruppo Ermada Flavio Vidonis, l’Associazione Opera Viva e l’Istituto di ricerche Storiche e Militari dell’età contemporanea “Carlo Alfredo Panzarasa”, nonché l’Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia. Presente anche il Presidente dell’ASD S. Giacomo, Ruggero Poli, organizzatore della rievocazione storica della staffetta Roma-Trieste 2004-2024.

A fare gli onori di casa il responsabile dei Musei Storici del Comune di Trieste e coordinatore delle iniziative Stefano Bianchi.

Nel corso della presentazione è stato ricordato l’apporto fondamentale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alla realizzazione del complesso delle iniziative culturali messe in campo in occasione della ricorrenza del settantennale dal Comune di Trieste e dagli altri soggetti intervenuti.

L’assessore Giorgio Rossi ha dichiarato che “il ritorno di Trieste all’Italia è un’occasione per riflettere sulla storia e sulla fisionomia socio-culturale della nostra città. La ricorrenza è particolarmente sentita dai concittadini che, come me, hanno vissuto quegli eventi storici in prima persona, ma è soprattutto un momento importante per chi non li ha vissuti, perché questi momenti devono essere conosciuti e ricordati”.

“Abbiamo tentato di contestualizzare e coinvolgere molti soggetti e grazie al grande supporto della Regione Friuli-Venezia Giulia, ci siamo riusciti – ha concluso l’Assessore -. La Regione, oltre all’impegno economico ha sviluppato anche l’idea per creare un evento unico, grazie alla partecipazione di tantissime associazioni”.

Sono state altresì ribadite la rilevanza della ricorrenza e il profondo significato che riveste per la comunità locale quale riflessione sul valore della propria identità e della memoria storica anche nel rispetto di coloro che si sacrificarono per i propri ideali di libertà e democrazia, nonché quale monito sull’importanza della pace, tanto più in un momento particolarmente complesso a livello internazionale quale quello attuale.

L’ossatura delle celebrazioni istituzionali del Comune nella giornata di sabato 26 ottobre ruota attorno a tre momenti: l’apertura ufficiale alle ore 10.00 con l’alzabandiera in piazza dell’Unità d’Italia; una cerimonia alle ore 15.00 nella Sala del Consiglio Comunale, alla presenza delle massime autorità cittadine e dei rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine e con la partecipazione dei labari delle Associazioni Combattentistiche; l’ammaina bandiera alle ore 17.00 in piazza dell’Unità d’Italia alla presenza delle autorità’ con la Fanfara dei Bersaglieri di Pozzuolo del Friuli.

All’interno del programma istituzionale si inserisce la Rievocazione storica della Staffetta Roma-Trieste 2004-2024, a cura dell’A.S.D. Gruppo Sportivo San Giacomo, in coorganizzazione con il Comune di Trieste.

A distanza di 20 anni, il gruppo originale della Staffetta Storica Roma-Trieste propone una manifestazione pubblica commemorativa, percorrendo l’ultima parte dell’itinerario della Staffetta – con partenza da Redipuglia e arrivo in piazza dell’Unità d’Italia – con un tricolore lungo un centinaio di metri.

Alle ore 11.30 è previsto il ritrovo degli atleti in piazza dell’Unita’ d’Italia per il trasferimento verso il Sacrario di Redipuglia; all’arrivo a Redipuglia sono in programma la deposizione di una corona presso il Sacrario e l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte della Fanfara dei Bersaglieri di San Donà di Piave; tra le 13.00 e le 13.30 segue la partenza della Staffetta dal Sacrario di Redipuglia con la fiaccola in direzione Trieste, con breve sosta a Duino al monumento presso la Cartiera Timavo; alle 16.00 è previsto l’arrivo alla Stazione Centrale di Trieste e, alle 16.30, quello in Piazza Unità d’Italia con l’accensione del tripode.

Dopo la cerimonia dell’ammaina bandiera, avrà luogo infine l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri di San Dona’ di Piave.

La conferenza stampa è stata l’occasione per illustrare le molteplici iniziative realizzate, con il sostegno della Regione, dal Comune e dai soggetti beneficiari di uno specifico contributo per la ricorrenza del settantesimo.

Fino a domenica 8 dicembre sono visitabili le mostre prodotte dai Musei Storici all’insegna del motto “Vola Colomba” e progettate in un prospettiva di logica consequenzialità: Cronache triestine 1945_1954, al Museo della Guerra per la Pace “Diego de Henriquez”, offre un precorso ‘tagliato’ sulla specificità della collezione conservata negli ambienti dell’ex Caserma “Duca delle Puglie”; Lunario Triestino 1953_1954 nella Sala “Attilio Selva” di Palazzo Gopcevich, scandisce i quindici mesi compresi tra ottobre 1953 e dicembre 1954 attraverso il materiale iconografico conservato dalla Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte.

Le due mostre sono corredate da un fitto calendario di visite guidate e di incontri di approfondimento nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (tutti i mercoledì, dal 9 ottobre al 4 dicembre, con inizio alle 17.30), mentre mercoledì 30 ottobre alle ore 20.30 è in programma al Teatro Bobbio la riproposta ‘a leggio’ del testo teatrale “Vola Colomba” di Pierluigi Sabatti, tratto dal romanzo autobiografico “Un ottobre a Trieste”, che prende a prestito il titolo della canzone con cui Nilla Pizzi vinse il Festival di Sanremo nel 1952; le vicende narrate nel libro e riportate sulla scena a leggìo in un nuovo adattamento teatrale, nella riduzione e per la regia di Elke Burul, ruotano attorno alla storica giornata del 26 ottobre 1954, rivissuta dal protagonista ormai adulto, in un gioco di flash back e continui rimandi fra passato e presente.

La Lega nazionale, nel ricordare il significativo ruolo svolto nelle vicende della Seconda Redenzione di Trieste, mette in campo un articolato programma di eventi, in collaborazione con il Comune di Trieste e in partenariato con Il Rossetti- Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, la Federazione Grigioverde, il Centro Studi di Storia Militare e Moderna e Mediaimmagine.

Due sono i convegni: il primo – curato dal prof. Stefano Pilotto – si terrà il 23 ottobre, con inizio alle 15.00, nella Sala delle Colonne (palazzo della Regione, ingresso Riva del Mandracchio) e avrà per titolo «A settant’anni dalla Seconda Redenzione, ricordando quel memorabile 26 ottobre»; il secondo – curato dal prof. Davide Rossi – avrà luogo il 26 novembre alle ore 15.00 nella Sala Tessitori del Consiglio Regionale e sarà intitolato «Trieste 1954 e la nascita della Regione Friuli Venezia Giulia». Entrambi vedranno la partecipazione di illustri ed autorevoli relatori.

Un secondo momento delle celebrazioni, dopo quello culturale, proporrà invece momenti musicali e letterari, con due eventi, entrambi nella Sala Luttazzi: il 20 ottobre alle 18.00, “Il Tricolore a Trieste” a cura di Bruno Jurcev; il 13 novembre alle 18.30 “Gianni Bartoli, il sindaco artista”, a cura di Francesco Gusmitta.

Sul versante delle mostre storico-fotografiche, da segnalare “Trieste è Italia”, allestita alla Sala delle Colonne del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, che partirà il 21 ottobre, e quella presso il foyer del Politeama Rossetti, che sarà inaugurata il 22 ottobre.

La Lega Nazionale, infine, per un contatto diretto con la cittadinanza e i propri soci, segnala l’apertura, in piazza della Borsa, di due stand espositivi (seedbox) ove si svolgeranno diverse attività quali una mostra storico-fotografica, presentazione di volumi, offerta di coccarde tricolori e palloncini tricolori per i bimbi.

Parole, musica e immagini caratterizzano le manifestazioni del progetto “1954: Trieste dopo l’America, tra richiamo alla tradizione e spinte all’innovazione”, varato dal Circolo della Cultura e delle Arti.

S’inizia lunedì 21 ottobre alle 18 nella nuova “Sala 1954” del Teatro Rossetti con due documentari: “I nostri giorni americani” e “Le ragazze di Trieste”, introdotti da brevi conversazioni di Karoline Steckley, presidente dell’Associazione Italo Americana FVG, Denise Tecchio e Chiara Barbo. Altri quattro rari audiovisivi e due spy-stories ispirate al clima di frontiera dell’epoca completeranno la ricca rassegna in calendario fino a dicembre. L’evento più atteso è quello di martedì 22 con inizio alle 17.00 nel Ridotto del Teatro Verdi. Il prof. Raoul Pupo e altri sei eminenti studiosi (Cristina Benussi, Paolo Quazzolo, Gianluigi Gallenti, Romolo Gessi, Margherita Canale, Alessio Bozzer) con il presidente del CCA Paolo Battaglini ripercorreranno gli aspetti storici, artistici e socio-economici della Trieste 1945-1954. A seguire, dalle 18.30, la performance del complesso swing Les Babettes, noto su molti palcoscenici europei, ma in prima assoluta per Trieste. Mercoledì 23 alle 18.30, concerto dell’Orchestra Jazz Tartini nella sala del Conservatorio. Una mostra fotografica e iniziative didattiche proseguiranno fino a maggio ’25. La brochure del progetto curato da Franco Rota e scaricabile dal sito www.circoloculturaeartits.org comprende il programma dettagliato e spunti inediti dal prezioso Archivio storico del Circolo, fondato nel febbraio1946 da Giani Stuparich.

Il progetto multidisciplinare “DUINO, TRIESTE 1954” promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis narra e analizza le vicende legate ai Confini del 1954. Un’iniziativa articolata, sviluppata grazie al partenariato del Comune di Trieste e del Comune di Muggia, UNITRE, Storigrafica Aps, l’Associazione Italo Gabrielli, e la collaborazione di Ajser 2000, Lions Club DA, Castello di Duino, Gruppo Flondar, Circolo Duinate, Guide Esplore, Coro Ana Nino Baldi e la Famiglia Alpina DA. Il progetto mira a far conoscere le vicende storiche accadute sul territorio, da Muggia a Duino passando per Trieste, in uno degli anniversari simbolo di queste terre, storie che devono essere raccontate per capire le sofferenze che questi territori hanno vissuto in periodi diversi. Si va dalle conferenze tematiche alla pièce teatrale a leggio, a un ciclo di escursioni che partono dalle vicende storiche della Città di Trieste (Museo del Risorgimento, la Risiera di San Sabba, la Foiba di Basovizza) per svilupparsi poi nelle aree in cui vi erano i confini della Zona A e Zona B, da Duino a Muggia, accompagnati da workshop fotografici per la realizzazione di una cartina dedicata. Una mostra itinerante toccherà diversi luoghi storici del territorio provinciale. A febbraio 2025 la presentazione della ristampa del volume “Dove l’Italia non potè tornare” e un doppio concerto tra marzo ed aprile, a Muggia e al Castello di Duino, del Coro Ana “Trieste nel mio cuore”. Le iniziative su www.trieste1954.blogspot.it

La mostra “La ribellione di Trieste”, le cui inaugurazione è in programma venerdì 25 ottobre 2024 alle ore 11.00 alla Biblioteca Statale “Stelio Crise” è parte dell’omonimo progetto divulgativo multimediale dedicato alle vicende dell’intero periodo 1953/1954, firmato dall’Istituto Regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia. La mostra presenta un duplice percorso espositivo: una serie di pannelli testuali e fotografici che riprendono testi e immagini del sito e una parte espositiva rappresentata da documenti e giornali d’epoca, carte geografiche, album fotografici, libri, nonché da una selezione di tavole acquarellate e matite originali. Come conclusione del progetto, il 13 dicembre si terrà una tavola rotonda sul tema “Le Trieste del 1954”.

“Io c’ero” è il titolo del progetto dell’Istituto di Ricerche Storiche e Militari dell’Età Contemporanea Carlo Alfredo Panzarasa in collaborazione con la Federazione Grigioverde, che si è sostanziato nella produzione del lungometraggio “Novembre le giornate di Trieste 1953”, presentato lo scorso 3 ottobre all’Auditorium “Marco Sofianopulo” del Museo Revoltella. Nella stessa circostanza ha avuto luogo la premiazione del concorso fotografico “il ritorno di Trieste all’Italia”.

“Cambia la musica: il Mito di Trieste in Italia”, è titolo infine del progetto sviluppato dall’Associazione Opera Viva, che si concretizza in una serie di appuntamenti nei mesi di aprile e maggio 2025 tra cui spiccano la mostra “Storie dal sottofondo musicale” (alla Casa della musica dal 17 aprile al 17 maggio), il concerto “Souvenir” (giovedì 24 aprile 2025 al Teatro Miela) e la presentazione del cortometraggio “È cambiata la musica?” (mercoledì 14 maggio 2025 alla Biblioteca Statale “Stelio Crise”).