È stata ricca di eventi la sosta della nave Palinuro della Marina Militare Italiana a Lussinpiccolo, dopo aver sfoggiato tutta la notte i colori della bandiera italiana proiettati sull’alberatura. Un gruppo di marinai e ufficiali guidati dal capitano di fregata Samuele Mondino si è recato al cimitero di Lussinpiccolo per portare una corona di fiori sulla tomba dell’ammiraglio Agostino Straulino.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre a qualche lussignano, la sindaca di Lussinpiccolo Ana Kucic, la reggente del Consolato generale d’Italia a Fiume Patrizia Ruggiero e il presidente della CI locale, Sanjin Zoretic.
Al ritorno verso la nave non è mancata una breve tappa a Villa Perla, sede del sodalizio locale, per una breve conferenza stampa. Il capitano di fregata Samuele Mondino ha spiegato che questa è la prima volta che la nave fa tappa a Lussino. È partita da La Spezia il 2 giugno per la 60ª Campagna d’istruzione che comprende ragazzi del terzo anno del liceo scientifico-classico “Francesco Morosini” di Venezia e allievi sottufficiali della II classe della scuola della Marina Militare di Taranto. La Campagna iniziata ad aprile nel mar Tirreno, prosegue nell’Adriatico e si concluderà a novembre a La Spezia. L’obiettivo è offrire le basi per i principianti dai 16 anni, proseguire poi con l’istruzione per i sottoufficiali dai 18 anni, con la possibilità in seguito d’imbarco sulle navi della Marina Militare.
La Palinuro è la seconda nave della Marina Militare Italiana a fare visita a Lussinpiccolo. Si ricordano infatti le visite della Amerigo Vespucci il cui comandante per un anno è stato proprio il lussignano Agostino Straulino. Non per niente il momento forse più toccante della visita della Palinuro è stato l’omaggio al sepolcro del celebre ammiraglio Straulino, che fu anche medaglia d’oro per la vela alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952. Come ribadito anche da Sanjin Zoretic, “l’omaggio alla tomba dell’ammiraglio Agostino Straulino, figura leggendaria e simbolo di eccellenza nel mondo della vela, aggiunge ulteriore significato a questa visita, celebrando la sua eredità e il legame storico tra l’Italia e la Croazia”.
Arlen Abramic
Fonte: La Voce del Popolo – 25/07/2024