Il capodistriano Biagio Giuliani, eroe a Creta

La Regione di Creta – Unità Regionale di Chania e il Laboratorio di Architettura, Città e Cultura Greca Moderna del Politecnico di Creta, hanno organizzato giovedì 27 Giugno 2024 due significativi eventi per ricordare quanto avvenuto nel giugno 1645, nella rada di Chania, nell’isola dei Santi Teodori/Teodorù/San Todaro.

Iniziative previste nel quadro della collaborazione dei partner del progetto “Le popolazioni della Serenissima nelle guerre Veneto-Turche. La storia del capodistriano Biagio Giuliani, eroe a Creta”, approvato dalla Regione Veneto con i contributi della legge 39/2019 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica della Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea”.

Il 24 giugno 1645 il capitano veneziano delle fortezze dell’isola, il capodistriano Biagio Zuliàn (al battesimo Biasio Marco et Antonio Zuliani, conosciuto poi anche come Biagio Giuliani) piuttosto che arrendersi agli attaccanti Ottomani preferì dar fuoco alle polveri immagazzinate e saltare in aria, trascinando con sé parte dei superstiti della guarnigione e una gran numero di nemici. Gesto dall’alto valore simbolico, che anticipa l’analogo e ben più celebrato Pietro Micca nella Torino assediata dai Francesi il 30 agosto 1706.

In memoria di Biagio Zuliàn e in ricordo del conflitto che quel giorno ebbe inizio, durando poi ben un quarto di secolo, si è svolta il 27 giugno 2024 la cerimonia di posa di una targa trilingue, greco-inglese-italiano, come primo passo di un auspicato progetto di recupero e valorizzazione di quanto rimasto dei due forti veneziani presenti. Questo, nel pieno rispetto dell’attuale destinazione ad area naturale protetta dell’isola.

A questo primo appuntamento, è seguito nel Centro Culturale della Regione a Chanià, un convegno scientifico dal titolo “In memoria dell’eroe Biagio Giuliani e dell’isolotto di Todorù”, incentrato sulla figura del capitano capodistriano e sul contesto storico di quel periodo.

Dopo i saluti istituzionali da parte delle autorità locali, il Vicegovernatore della Regione di Creta/Distretto di Chania Nikos Kalogeris e del Vicesindaco del Comune di Chania Giannis Drakakakis, sono intervenuti il Consigliere regionale del Veneto e Presidente della Commissione Relazione Internazionali Luciano Sandonà, il capofila del progetto Alberto Montagner di Veneto Nostro, Mariella Zorzet della Fameia Capodistriana e Pietrangelo Pettenò di Marco Polo Project.I lavori del convegno sono proseguiti con le relazioni dello storico veneziano Federico Moro, membro della Società Italiana di Storia Militare e autore di numerose pubblicazioni sulla Guerra di Candia o Guerra di Creta, che ha offerto una lettura geopolitica e strategica del conflitto; dell’archivista senior di Capodistria Valentina Petaros Jeromela, con la ricostruzione delle origini familiari di Biagio Zuliàn, la scoperta inedita della sua data di nascita a Capodistria il 22 novembre 1604 e di altre notizie inedite tratte direttamente dalla documentazione d’archivio; di Michalis Andrianakis, archeologo onorario della Sovrintendenza Archeologica di Chanià, che ha illustrato l’intero sistema fortificato veneziano di Creta Occidentale, da Gramvousa a Souda. Ha concluso, poi, la prof.ssa Amalia Kotsaki del Politecnico di Creta con l’illustrazione dei lavori svolti per mettere in evidenza i resti delle fortificazioni dell’isola di Todorù e di un possibile progetto con minimi interventi per evidenziare il paesaggio culturale dell’isola di Todorù, quale contributo all’integrazione del ricchissimo sistema fortificato di Chania in una più ampia rete Europea di storia e cultura.

Sono stati eventi molto sentiti e partecipati dalle autorità locali che hanno dato molto risalto alle attività e agli obiettivi del “progetto Biagio Giuliani”. Questo quanto detto da Vicegovernatore Nikos Kalogeris “…ci auguriamo che le azioni intraprese per dare risalto a questo evento storico siano l’occasione per una più ampia ricerca sulla storia dell’isola, sugli eventi dell’epoca e l’avvio di una più stretta collaborazione fra Veneto e Creta in molti settori”, ricordando poi “…durante il periodo del dominio veneziano furono molti i monumenti, che ancora oggi contribuiscono in modo rilevante all’identità di Chania, come gli arsenali, le mura e le fortificazioni, i monasteri, le ville, oltre al periodo del Rinascimento Cretese con l’integrazione della Repubblica Serenissima che vide fiorire in quel periodo produzioni artistiche e letterarie di grande rilievo come l’Erotokritos, Erofili…

Per il Consigliere regionale del Veneto Luciano Sandonà “…questi progetti dimostrano l’importanza degli obiettivi della nostra legge regionale per la valorizzazione del patrimonio veneto nel Mediterraneo, soprattutto se oltre a realizzare interessanti iniziative e manifestazioni si riesce anche a gettare le basi per nuove cooperazioni culturali, come sta avvenendo qui a Chania e in questo senso porterò il mio contributo in Regione Veneto…”

Nei giorni seguenti, grazie alla preziosa collaborazione dell’architetto Marianna Angelaki già dipendente della Sovrintendenza di Chania e dell’archeologo Giannis Frankakis, sono proseguiti incontri e visite a luoghi e monumenti della storia veneziana a Chania/La Canea anche per organizzare le prossime attività del progetto e consolidare i rapporti di collaborazione fra il partenariato.

Alberto Montagner
Presidente Associazione Veneto Nostro (capofila del progetto) per conto del partenariato