La zona B del Territorio libero di Trieste rimase in amministrazione jugoslava. Era composta dai comuni di Buie d’Istria, Capodistria, Cittanova d’Istria, Grisignana, Isola d’Istria, Maresego, Monte di Capodistria, Pirano, Umago, Verteneglio, Villa Decani; tra le due zone vi era una frontiera con difficoltà di transito.
Nella zona B nei primi momenti continuarono ad essere usati i francobolli d’occupazione precedenti, cioè quelli di Jugoslavia con sovrastampa “Vojna uprava jugoslavenske armije” (foto 1).
Nel resto della già zona B dell’amg-vg, cioè Fiume e la parte dell’Istria e del goriziano annesse, invece, dopo l’annessione furono subito ritirati.
La prima emissione di carte-valori per la zona B uscì nel novembre 1947, e fu una cartolina postale con la sovrastampa “Vojna uprava jugoslavenske armije sto tlt stt” (foto 2).
Le sigle Sto, Tlt, Stt significano «Territorio Libero di Trieste» in sloveno, italiano, croato.
I primi francobolli uscirono il 1° maggio 1948: era un trittico che festeggiava il 1° maggio in tre lingue: italiano, sloveno, croato; si trattava di francobolli jugoslavi con la stessa sovrastampa.
Seguirono poi normalmente, in parallelo con le emissioni della zona A, i francobolli jugoslavi (a volte in colori cambiati) con la sovrastampa “Vuja Stt”, cioè «amministrazione militare dell’armata iugoslava Territorio Libero di Trieste» (foto 3).
A metà 1952 la sovrastampa cambiò leggermente e divenne “Vujna stt”: si aggiunse cioè una “n”, «Narodne», popolare, nuovo attributo dell’armata iugoslava (foto 4).
Contrariamente alla zona A, vi fu anche qualche emissione specifica per il Territorio, con diciture multilingui anche in italiano: oltre alla prima emissione per il primo maggio, si ebbero quelle per il primo maggio degli anni seguenti, per la mostra economica di Capodistria nel 1948 (di posta aerea) per il festival della cultura italiana a Pirano nel 1951, per la mostra filatelica di Capodistria nel 1952, oltre alle serie ordinarie pittoriche: animali domestici (parzialmente riemessi in colori cambiati) sport, scene allegoriche per la posta aerea (foto 5).
Una volta all’anno venivano emessi francobolli speciali di beneficenza per la Croce Rossa, che erano di uso obbligatorio, oltre alla normale affrancatura, per una settimana; se in quel periodo non venivano applicati, le corrispondenze venivano tassate (foto 6).
La valuta fu dapprima la jugolira pari al dinaro ed a 3 lire italiane; dalla metà del 1949 fu introdotto il dinaro.
I valori facciali erano spesso molto elevati, per venderli ai collezionisti soprattutto nell’altra zona. Infatti molti francobolli vennero distribuiti nella zona A, a scopo collezionistico, più che nella B a scopo postale, dove i valori più alti spesso non erano in vendita agli sportelli, mentre si trovavano a Trieste in offerta a prezzi molto maggiorati.
Le carte-valori della zona B non hanno mai goduto di popolarità collezionistica in Italia, eppure anch’essi fanno parte integrante della collezione d’Italia; così come, a rigore, i francobolli jugoslavi usati nella zona B sino al 1975.