Kuk Militärgeographisces Institut, Wien, (ed. 1913)
La carta raffigura il tratto di costa dell’Istria occidentale che si sviluppa dalla V. SERVOLO, a nord di Parenzo fino alla Val Bus nei pressi di Valle, includendo le cittadine rivierasche di PARENZO, Orsera e ROVIGNO e inoltre, racchiude un’ampia porzione di territorio interno che si estende sino a Montreo, nella parte settentrionale, e fino al piccolo abitato di Gajano, a sud di Valle. Si tratta di uno dei 720 fogli della grande Spezialkarte del K. K. Oesterreichisch-Ungarischen Monarchie a scala di 1:75.000. L’anno di pubblicazione della carta è il 1913 ma, come si legge dalla didascalia in calce, i primi rilevamenti sul terreno che vennero portati a termine già nel 1894.
Il disegno si presenta come una pregevole raffigurazione monocromatica, in cui il rilievo viene rappresentato con tratteggio a luce zenitale senza l’ausilio delle isoipse. Nel complesso, appare molto ricca nei contenuti sia per gli elementi morfologici del terreno, sia per la componente antropica: spiccano in particolare l’apparato vallivo Leme-Canfanaro, rappresentato con grande precisione nelle caratteristiche fisiche e con notevole evidenza plastica, la densità insediativa e la precisone della rete stradale. La descrizione della linea di costa è arricchita da molte informazioni sui fondali, sugli approdi, sulle isole e gli scogli ad uso dei naviganti, tanto che essere avvicinarta a modelli cartografici tipicamente nautici.
Dal punto di vista toponomastico si possono evidenziare alcune particolarità, come la notevole presenza, in tutte le sue parti, tanto lungo la costa quanto nelle aree interne dei nomi di luogo, quasi tutti riportati in forma italiana. Sono comunque presenti alcuni toponimi slavi che identificano specialmente i piccoli centri abitati (ad es. Moskovi?, Jaki?, Okreti) e un unico microtoponimo (Velika Šraja), che si avvale della forma grafica slava dei segni diacritici. Molti oronimi, soprattutto quelli minori, sono altresì segnati in lingua slava con l’indicazione vrh (ad es. Debeljak vrh, Gradina vrh, Kortina vrh) mentre tutti gli altri monti e i nomi degli elementi naturali sono in italiano.
La lingua tedesca è utilizzata per indicare i manufatti (per es. B.BR-Brunnen, pozzo; Lazzaret, lazzaretto; Seehospiz, ospizio marino; Lazzaret, lazzaretto; KLS., chiostro; KSR., caserma; ecc.) e le indicazioni per la navigazione (ad es. Ankerplatz bei Bora, Sch., Schlamm, melma; F., Fels; roccia), presenti sia nella forma completa sia in quella abbreviata (sigle). Sempre in lingua tedesca sono indicati i fari e la portata della luce, spesso in forma abbreviata, anche per lo spazio ridotto a disposizione il cartografo. Le indicazioni ricorrenti sono: Feuer, faro (es. Feuer v. S. Pietro fest 11 Ml. Faro di S. Pietro sino a 11 Miglia); L.F., faro (piccolo); L. Feuer; “Leuchtfeuer”; F., faro; Blinkfeuer, luce intermittente; Grenze des Feuers, limiti, confini del faro; Zwischen Peilungen, scandaglio intermittente; Feuer nicht sichtbar, faro (luce) non visibile. Una indicazione ricorrente See Milien pr. Stende con ulteriore indicazione numerica (0.6-0.8-1.0), specifica la distanza in miglia marine.
Pochi sono i centri abitati che portano il toponimo bilingue: in tutta la carta si riscontrano solo PARENZO (Pore?), Orsera (Vrsar) e ROVIGNO (Rovinj), lungo la costa, e a Valle (Bal), Villanova (Nova Vas), Geroldia (Gradina), all’interno.
Distribuite su tutta la carta abbondano le indicazioni delle stanzie, ognuna recante il nome proprio (Stanzia Bagozzi, Stanzia Herjak, Stanzia Mauri, Stanzia Rusi?, ecc.).
Lungo la costa appaiono, accanto al talassonimo ADRIATISCHES MEER, le indicazioni di HAFEN von PARENZO e HAFEN von ROVIGNO in corrispondenza dei porti delle rispettive cittadine; altre indicazioni in lingua tedesca sono KANAL VON LEME e Draga Tal.