In occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, l’Ambasciatore d’Italia a Zagabria, Adriano Chiodi Cianfarani, ha offerto un ricevimento presso il MUO, Museo dell’Arte e dell’Artigianato, alla presenza delle rappresentanze diplomatiche e di numerose delegazioni di connazionali, tra cui il Libero Comune di Pola in Esilio. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali italiano e croato da parte di un quartetto d’archi, il discorso dell’Ambasciatore è stato incentrato, come è naturale, sui rapporti di amicizia tra Italia e Croazia, ha toccato tutti gli ambiti di collaborazione tra i due paesi, ma non ha dimenticato di mettere in evidenza il ruolo importante che ha avuto l’Italia in campo europeo, fin dal momento della sua fondazione. Ha ricordato, in particolare, le minoranze che vivono pacificamente nei due stati, ma ha anche salutato i connazionali esuli ed ha messo in grande evidenza l’omaggio che è stato reso dai ministri Alfano e Lorenzin e dai loro corrispondenti croati al cippo che non deve far dimenticare la strage di Vergarola e alla figura del dottor Geppino Micheletti. Non nascondo che questa parte del suo intervento ha suscitato la mia commozione ed ho sentito il dovere, spontaneo, di ringraziarlo per questo ed ho avuto modo di offrirgli l’omaggio del Codice diplomatico istriano di Pietro Kandler, nella splendida edizione in 5 volumi curata da Argeo Benco per conto del Libero Comune di Pola in Esilio. L’Ambasciatore ha apprezzato molto questo gesto, conscio del valore dell’opera e dell’iniziativa realizzata dalla nostra Associazione. Il ricevimento è poi proseguito con un buffet allestito nei giardini interni del Museo, con le pareti tappezzate fino al tetto dalla vite americana, e infine con la visita alla mostra Lo splendore del barocco a Venezia, Giovanbattista Tiepolo e i suoi contemporanei, in uno splendido allestimento realizzato in ambienti tenuti in penombra, alle cui pareti spiccavano tele dai colori sgargianti e piccolissimi cartoncini con disegni a penna dai particolari affascinanti. Il giorno seguente, 2 giugno, a Fiume, il Console Generale d’Italia, Paolo Palminteri, ricevendo delegazioni diplomatiche, rappresentanti delle organizzazioni regionali e del mondo degli esuli, ha messo in evidenza il ruolo dell’Italia in ambito europeo durante il 2017: l’incontro del G 7 a Taormina, la presenza nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il prossimo vertice di Trieste sulla sicurezza nei Balcani. L’onorevole Furio Radin ha evidenziato il clima di grande collaborazione esistente tra i due stati, ha salutato i connazionali e in particolare e con grande cordialità gli esuli, rappresentati dal Libero Comune di Pola in Esilio, tra cui una giovane signora di nome Daila. Ha posto in risalto i progressi compiuti nel campo dei diritti, soprattutto dalle minoranze e dalle donne, e ha ricordato l’importanza della solidarietà tra le persone e tra i popoli.
L’Arena di Pola, 5 giugno 2017